Formazione internazionale educazione inclusiva

Formazione internazionale educazione inclusiva

La Striscia di Gaza, dove Vento di Terra opera dal 2010, continua ad essere caratterizzata da una crisi umanitaria che ha pesanti ricadute sul benessere della popolazione locale. Le continue escalation nel conflitto, che hanno portato negli anni a periodiche incursioni militari con bombardamenti diffusi e talvolta indiscriminati, l’impossibilità di muoversi liberamente, anche per godere del diritto a cure mediche primarie, la pesante situazione economica e la complessità del quadro politico interno, hanno una pesante ricaduta sul benessere della popolazione locale. In un quadro di anno in anno più drammatico, il sistema educativo cerca di dare risposta al diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine, dotandosi di strumenti, metodi e approcci che siano in grado di accogliere e accompagnare tutti i minori, soprattutto il numero crescente di quelli che presentano problematiche di tipo psicologico, disturbi dell’apprendimento e disabilità di varia natura (fisiche, mentali, sensoriali…). 

Nonostante gli sforzi e le progettualità in corso, culturalmente nella Striscia di Gaza, soprattutto nelle aree non urbane, la disabilità rappresenta uno stigma. Le persone disabili, minori ed adulti, sono spesso oggetto di discriminazione e segregazione. Le strutture (pubbliche e private) raramente sono accessibili, e il personale che opera nel sistema di istruzione non ha competenze e consapevolezza degli strumenti e dei metodi che possano favorire sia l’accesso sia l’accompagnamento delle persone disabili nei normali percorsi educativi e scolastici.  

In questo contesto la promozione di percorsi di educazione inclusiva, attraverso una maggiore consapevolezza da parte del personale educativo sulla disabilità e una maggiore competenza dello stesso nella gestione di processi inclusivi, ha un ruolo fondamentale. Si tratta di promuovere azioni concrete che facilitino l’accesso ai servizi educativi per i minori disabili.  

Per queste ragioni, Vento di Terra all’interno del progetto BEPART, finanziato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, ha attivato un percorso formativo composto da una prima fase di lavoro sul campo, attraverso esperti locali, ed una seconda fase di lavoro con esperti internazionali, aprendo così il confronto e la possibilità di recepire stimoli da chi opera (a diverso titolo: accademico, diretto nei servizi…) nel contesto italiano, riconosciuto per essere un sistema avanzato nella promozione di percorsi inclusivi.  

Il percorso di formazione internazionale ha avuto come obiettivo quello di aumentare conoscenze specifiche e stimolare riflessioni utili alla definizione delle “linee guida per l’educazione inclusiva” in via di definizione attraverso un percorso partecipato con le insegnanti di scuola di infanzia del nord della Striscia di Gaza.  

A tal fine, gli incontri sono stati strutturati approfondendo aspetti di carattere generale (il valore filosofico, etico e pedagogico dei percorsi inclusivi) unitamente alla presa di contatto con esperienze dirette e concrete (come le attività promosse dall’associazione Fedora e la possibilità di entrare “virtualmente” negli spazi educativi del Sistema 0-6 del Comune di Milano). Il percorso è stato strutturato in 4 incontri tenuti da 4 esperti internazionali, è stato impostato per offrire ai partecipanti una progressione dal generale (i principi che guidano gli approcci inclusivi) all’esperienza diretta, attraverso le buone pratiche di organizzazioni come l’associazione Fedora e i servizi O-6 del Comune di Milano.  

 

Hanno partecipato in veste di formatori:  

  • la dott.ssa Sonia Colucelli (Fondazione Montessori e Rete Nazionale di Cooperazione Educativa) con la quale si sono fatte riflessioni filosofiche sull’educazione inclusiva e sulle capacità dei bambini in relazione al contesto di apprendimento che gli viene offerto;
  • la dott.ssa Daniela Mainetti (docente di pedagogia all’Università Bicocca) con la quale si sono affrontate diverse tematiche come la disabilità: definizione secondo il WHO; la relazione con l’ambiente e l’influenza sullo sviluppo delle potenzialità del bambino/a (e della persona); come organizzare un ambiente accessibile, accogliente, inclusivo; la programmazione pedagogica per l’inclusione; la pratica dell’osservazione partecipata;
  • il dott. Luca Falbo (pedagogista dell’Associazione Fedora) il cui intervento ha toccato tematiche che riguardano le disabilità sensoriali in età evolutiva. Conoscenze e strategie per garantire accessibilità ai minori ipovedenti, ciechi, sordi e muti; la relazione con il nucleo familiare e il gruppo di pari; 
  • la Dott.ssa Franca Locati e la Dott.ssa Monia Corti (Comune di Milano Direzione Educazione e Istruzione; Area Servizi all’Infanzia) hanno portato pratiche educative nei servizi 0-6 del Comune di Milano; la legislazione italiana; la struttura organizzativa per l’inclusione (es. PEI, sostegno…); racconti e supervisione di casi specifici (inserimento minori autistici e con disabilità motoria).