La Tenda del Gioco

Data inizio 2010
Obiettivo Migliorare la condizione femminile nelle comunità beduine Jahalin, creando opportunità lavorative che mirano a consolidare il loro ruolo all’interno della famiglia e della società
Stato del progetto CONCLUSO
Partner Cooperativa Nazca, Jerusalem Bedouins Cooperative Committee
Finanziatori Fondazione Cariplo, Consolato Francese di Gerusalemme, Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale, Comuni di Arluno (MI), Agrate Brianza (MI), Bresso(MI), Cesano Boscone(MI), Corsico (MI), Rozzano (MI), Sesto San Giovanni (MI), Coordinamento Enti Locali per la pace della Provincia di Cremona, Comunità S. Angelo di Milano, Comuni di Segariu (MC), Villanovafranca (MC), Lunamatrona (MC) e Consorzio due Giare, Associazione dei Palestinesi di Lombardia, Coop. Soc. Centri Rousseau, Pax Cristi, Ass. Namastè, Ass. Aktivamente, Associazione Fonte di Speranza Onlus, Art Kichen, Art Kitchen Ethica

La Tenda del Gioco coinvolge le comunità beduine Jahalin dell’area desertica a est di Gerusalemme e del villaggio di Anata. Un tempo nomadi, in seguito a decenni di continue espulsioni, i Jahalin hanno perso l’accesso alla terra per i pascoli e dunque la loro principale fonte di sostentamento. Oggi si trovano confinati in accampamenti di baracche che sorgono su terreni degradati, privi di accesso ad acqua ed elettricità e lontani da scuole e ospedali. La condizione della donna si è aggravata nel tempo a causa della disgregazione del tessuto comunitario e dello stile di vita tradizionali. Relegate in baracche fatiscenti, le donne non hanno opportunità reali di scambio con l’esterno. Le loro attività economiche principali – la manifattura dei tappeti a telaio, il ricamo e l’artigianato dei gioielli – sono praticamente estinte. Difficile anche la situazione dei minori: il tasso di analfabetismo e la dispersione scolastica sono aumentati drasticamente a causa delle difficoltà di spostamento e delle restrizioni sulla costruzione di infrastrutture imposte dall’esercito israeliano.

Il progetto ha inteso promuovere i diritti fondamentali delle donne e dei minori delle comunità beduine Jahalin, attraverso la creazione di opportunità lavorative e  le promozione di servizi educativi.

In particolare, 6 giovani donne beduine sono state formate sulla produzione artigianale di gioielli, valorizzando un sapere e una tradizione tipica delle comunità beduine palestinesi, con l’obiettivo di commercializzare i prodotti sia sul mercato locale che su quello del Commercio Equo e Solidale in Italia.  I proventi della commercializzazione, oltre a permettere alle donne di contribuire con il proprio salario al reddito familiare, sono stati in parte reinvestiti per la realizzazione di servizi educativi e attività extra scolastiche rivolti a 400 minori beduini.

Questo tipo di intervento innesca un processo di sviluppo che coinvolge l’intera comunità, poiché parte delle risorse generate dal lavoro degli adulti vengono impiegate per migliorare la condizione dei minori. Le donne recuperano autonomia e fiducia ma soprattutto un ruolo centrale all’interno della comunità.

Il progetto ha dato vita a Silver Tent, cooperativa femminile non profit specializzata nella produzione di  gioielleria artigianale beduina.