Data inizio |
2018 |
Obiettivi |
promuovere la resilienza delle comunità marginalizzate nella Striscia di Gaza ed in particolare del villaggio beduino di Um Al Nasser, garantendo un adeguato supporto psicosociale ed educativo. |
Stato del progetto |
in corso |
Finanziatori |
– 8xmille Chiesa Evangelica Valdese
– Donatori privati |
La popolazione beduina vive in Palestina in condizioni di estrema povertà. Nei villaggi beduini mancano strutture e servizi per la comunità. Le donne vivono una condizione di totale isolamento, sono spesso analfabete, si occupano dei tanti figli per come possono e gestiscono case e animali. I minori sono spesso lasciati a loro stessi a giocare per le strade. Alle drammatiche condizioni sociali e economiche, si aggiunge la grave situazione ambientale e energetica che caratterizza la Striscia di Gaza. Nella striscia le risorse idriche sono in esaurimento, l’energia elettrica fornita secondo turni orari sempre più ristretti e i rifiuti non differenziabili e non trattati in costante aumento.
Il villaggio di Um Al Naser è l’unico comune beduino della Striscia di Gaza; ha una popolazione di 5000 persone, di cui il 95% registrati come rifugiati e di cui il 60% sono bambini. Ad oggi la popolazione di Um Al Nasser, come quella di tutta la Striscia, patisce ancora le conseguenze dell’ultima drammatica guerra, e continua pertanto a vivere nella precarietà, sia in termini abitativi che in termini di accessibilità ai servizi e ai beni essenziali sia infine in termini ambientali e energetiche.
Il progetto prevede diverse azioni a livello sociale (integrazione sociale gruppi emarginati), ambientale (promozione di innovazioni su piccola scala per l’autosufficienza energetica), pedagogico-educativo (offerta di servizi a supporto dei minori di strada e sensibilizzazione su tematiche ambientali). Finalità complessiva è migliorare le condizioni di vita della popolazione beduina, potenziarne le capacità di resilienza e attivare sperimentazioni su piccola scala per l’autosufficienza energetica.
Una delle azioni previste dal progetto è la realizzazione presso il centro Zeina di un Pilot Living Lab (laboratorio per la sostenibilità ambientale).
Il laboratorio avrà come fine quello di sperimentare su piccola scala soluzioni a problematiche diffuse nell’area tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e di produrre energie alternative ad uso domestico. Luogo di sperimentazione sarà il tetto del centro delle donne Zeina che sarà diviso in differenti sezioni in cui verranno portate avanti diverse sperimentazioni (sistema di recupero delle acque piovane, potabilizzazione dell’acqua attraverso lenti che sfruttano l’energia solare, essiccatore solare ecc…). Al laboratorio sul tetto si aggiungerà un sistema di compostaggio a terra per il trattamento dei rifiuti organici, introducendo così su piccola scala elementi di differenziazione dei rifiuti.
Saranno inoltre implementate attività educative post scolastiche come laboratorio di riciclo ed un orto connesso ad attività di educazione alimentare. Tali attività si svolgeranno principalmente presso l’asilo la Terra dei Bambini, ma saranno anche aperte a chi non lo frequenta. L’obiettivo è quello di fare in modo che il centro rappresenti un modello di qualità in grado di stimolare un dibattito sulle pratiche educative e di promuovere la diffusione di buone prassi, privilegiando la centralità dell’esperienza ludica e meta-cognitiva del bambino nel processo di apprendimento.