La realizzazione di nuove costruzioni e di lavori di ristrutturazione in area C è da sempre una questione delicata a causa delle severe normative israeliane. Come risultato, le condizioni della popolazione beduina che vive in area C sono caratterizzate da una instabilità permanente a causa delle continue demolizioni di case da parte dell\’esercito israeliano e lo spostamento forzato di intere famiglie: non potendo costruire edifici con fondamenta, sono costretti a vivere in tende e baracche, in condizioni precarie.
Grave è la situazione sanitaria: muri, check point, barriere, reticolati rendono difficili, se non spesso impossibili, gli spostamenti e quindi diventa problematico l\’accesso alle strutture mediche. I beduini non possono accedere agli organizzatissimi ospedali delle colonie, e con difficoltà gli è consentito raggiungere le strutture palestinesi.
Da qui l\’idea di proporre lo studio di una clinica su ruote: una struttura facilmente trasportabile con un 4×4, montabile e smontabile in poche ore, in grado di raggiungere le comunità più isolate o in condizioni critiche, oppure pazienti difficilmente trasportabili.
Il prototipo della clinica mobile è realizzato a basso impatto ambientale, basso costo, energeticamente autonomo ed può essere facilmente montato e smontato, in un tempo medio di 4,5 ore, e trasportato con un furgone.
La mobilità della struttura permetterà di impostare il servizio in ogni comunità in Area C, spostandolo in un\’altra zona in caso di problemi legati alle demolizioni.
Questo progetto rappresenta un intervento pilota, che potrebbe essere in futuro replicato infinite volte in situazioni analoghe, adattando il contenuto secondo le esigenze individuate, promuovendo case mobili, scuole e diversi tipi di servizi.
Ad Al Walaje vivono 1.200 persone e il villaggio, una volta connesso a Gerusalemme, oggi ne è stato tagliato fuori dal percorso del muro. L’esercito israeliano, sotto la cui giurisdizione permane l’area, non permette ai palestinesi di realizzare nuove costruzioni e…