
Inaugurata la Terra dei Bambini!
“Esiste una possibilità di parlare un linguaggio di pace laddove sembra prevalere la voce delle armi”.
Con queste parole , Massimo Annibale Rossi, presidente di Vento di Terra, ha inaugurato il Centro per l’Infanzia di Um al Nasser (Gaza), “La Terra dei Bambini”, realizzato con il contributo della Cooperazione Italiana.
Massimo Rossi ha anche ricordato le difficili condizioni di vita dei beduini a Gaza che affrontano ogni giorno il pericolo dei bombardamenti, la mancanza di beni di prima necessità, la disoccupazione di massa e l’isolamento.
Alla cerimonia ufficiale ha partecipato una delegazione di enti locali italiani: Emanuela Pilati, rappresentante del Programma Emergenza della Cooperazione Italiana a Gerusalemme Est, l’assessore alla Cooperazione Internazionale Giovanni Urro e la consigliera comunale Olga Talamucci del Comune di Sesto San Giovanni (MI) ed il vicesindaco di Bresso(MI) Rita Parozzi.
Era presente la comunità beduina di Um al Nasser al gran completo: le autorità locali, le maestre ed i piccoli dell’asilo, le loro madri ed i costruttori che mattone su mattone, anzi “sacco di sabbia su sacco di sabbia” hanno costruito la scuola per l’infanzia di Gaza sotto la guida del gruppo ARCò – Architettura e Cooperazione .
Dotato di sei aule, di cinque spazi dedicati ad attività tematiche, di uno sportello di consulenza per le famiglie e di un ambulatorio per il counseling sanitario, il Centro di Um al Nasser offre a 125 bambini in età prescolare un’opportunità educativa di qualità, assistenza psico-sociale alle madri e formazione psico-pedagogica alle maestre.
La struttura scolastica, realizzata con il contributo della Cooperazione Italiana a Gerusalemme, è coordinata da un team formato dai nostri operatori nella gestione e nello sviluppo di percorsi educativi innovativi e partecipati.
“Sono cambiate diverse cose da quando ha aperto il centro”, racconta Fatima Abu Rashid, coordinatrice didattica del centro. “Prima i bambini storcevano il naso a sentir parlare di “scuola”. Oggi le mamme mi dicono che i loro figli si svegliano presto e non vedono l’ora di andare nel nuovo asilo”.