Nei mesi scorsi la comunità di Divjake ha assistito a una serie di attività legate al riciclo della plastica. Una tematica popolare tra gli alunni delle scuole, ma in generale poco sentita dalla popolazione albanese, presa da altre priorità, in particolare di tipo economico. D’altro canto, affrontare il problema della gestione dei rifiuti è divenuto un obiettivo nazionale anche in funzione della prossima entrata del paese nell’Unione Europea. Il progetto “Divjake salvata dai ragazzi”, finanziato dalla Cooperazione svizzera tramite Levis Albania, ha quale obiettivo sensibilizzare la comunità e l’Amministrazione locale al tema ambientale. Il territorio, che comprende il Parco nazionale di Divjake Karavasta, appare molto colpito dal fenomeno dell’inquinamento, sia ad opera dei turisti e degli operatori della ristorazione, sia per la presenza dello Shkumbin. Si tratta del principale fiume della regione, che tocca zone densamente urbanizzate, come la città di Elbasan, portando verso il mare una grande quantità di rifiuti.

Per avviare il progetto, lo staff ha realizzato un capillare lavoro di promozione, cui il territorio ha risposto con entusiasmo. All’iniziativa hanno aderito la Municipalità, le scuole, il parco, le associazioni e molte imprese di ristorazione, che hanno ricevuto il marchio ECO-Friendly quale riconoscimento. Sotto la supervisione degli educatori, si sono formate dieci squadre composte da ragazzi delle scuole medie, che hanno partecipato alle raccolte dei rifiuti abbandonati. Le squadre hanno gareggiato tra loro confrontandosi sulla quantità e la qualità della plastica raccolta. Parallelamente si è realizzato un modulo di formazione ambientale, che approfondiva vantaggi, costi e prospettive dell’avvio di progetti di riciclo.

Ovunque nella primavera a Divjake sono apparsi nuovi raccoglitori per la plastica con il logo fiammante di Vento di Terra. Ristoratori e ranger hanno iniziato a sollecitare clienti e visitatori a non abbandonare i rifiuti e a tenere un comportamento corretto. Il risultato, nonostante le perplessità di alcuni, è stato superiore alle aspettative. La tematica è risultata molto sentita, quanto la volontà generale di sollecitare l’amministrazione ad attivare nuovi servizi ambientali. Il delicato equilibrio della laguna, la più grande del paese, appare messo in pericolo da liquami e rifiuti. Lo stesso dicasi per il litorale e il parco, che ospitano un patrimonio di biodiversità unico: a Djviake nidificano il pellicano riccio, le tartarughe, moltissimi trampolieri.

Una delle finalità del progetto è la sensibilizzazione della comunità attraverso la realizzazione di eventi pubblici. Tra i più apprezzati, la “pagina bianca di Divjake”, Durante la quale giovani, ragazzi e adulti si sono cimentati nella piazza di Divjake in un’opera collettiva sulla salvaguardia della natura. Ne è risultato un dipinto collettivo di 600 metri quadri, realizzato su teli bianchi grazie al coinvolgimento di centinaia di cittadini di ogni età. L’evento è stato accompagnato dalla musica dei DJ di Vento di Terra e da un ballo finale. Un’ulteriore opportunità di riunire i cittadini è stata la cerimonia di premiazione, svoltasi anch’essa nel centro di Divjake. Alla presenza delle autorità, dei responsabili di Movimento Albania, di testimonial e attori di territorio, sono stati consegnati i premi ai primi classificati e i certificati di partecipazione alle squadre.

Durante il percorso sono inoltre stati realizzati quindici corti un video finale, che comprende le interviste agli attori e la presenza sui social network hanno permesso di divulgare i contenuti del progetto e di valorizzare il contributo di quanti hanno partecipato. “Divjake salvata dai ragazzi” ha rappresentato la prima iniziativa nel suo genere ed è ora considerato un intervento pilota, essendo riuscita a coinvolgere in termini di cittadinanza attiva e ad accelerare i programmi della municipalità per la raccolta differenziata.

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