Inaugurate due nuove classi nella scuola di Al Jabal

Inaugurate due nuove classi nella scuola di Al Jabal

La cerimonia di inaugurazione della nuova scuola primaria di Al Jabal, realizzata da Vento di Terra su progetto architettonico di Arco’, si è svolta ieri, martedi 6 dicembre, in mattinata alla presenza dei referenti del Ministero dell’Educazione Palestinese, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Gerusalemme, del Rappresentante del Village Council di Al Jabal e della Jerusalem Bedouin Cooperative Committee, partner storico di Vento di Terra, nonchè della comunità di Al Jabal e soprattutto di tutti gli alunni e il corpo docente della scuola e di quelle limitrofe.

L’evento si è aperto con gli inni nazionali italiano e palestinese, cui hanno seguito i discorsi ufficiali del Referente del Ministero dell’educazione Palestinese, della Direttrice AICS di Gerusalemme Cristina Natoli, della Rappresentante Paese di Vento di Terra Gioia Benedetti e del Rappresentante del Village Council di Al Jabal Ali Salem Ali Abu Ghalia.

Gli alunni della scuola hanno assistito alla cerimonia seduti sotto il nuovo portico intorno al cortile e dopo i discorsi hanno cantato per i presenti, orgogliosi nelle loro uniformi. Tra loro anche i piccoli delle classi prime, che da domani studieranno nelle due nuove aule appena inaugurate.

E’ seguito il rituale taglio del nastro e la visita alla scuola per concludere poi i festeggiamenti con un rinfresco preparato dalle donne beduine.

“Vivere e lavorare in questo territorio – ci racconta Paolo Restelli, architetto che ha seguito i lavori di costruzione in loco per Vento di Terra – circondato dalla comunità beduina ha paradossalmente aumentato la mia incomprensione verso questa situazione politica. Non ho mai trovato fra questo popolo persone che mi facessero sentire in pericolo, anzi ho scoperto quanto alta può essere l’arte dell’accoglienza e della condivisione e quanto forte la voglia di vivere in tranquillità.
Una voglia oggi ancora più chiara in questa giornata d’inaugurazione di una scuola nata in un territorio duro, dove i bambini ti sorprendono per la felicità che provano nello stare seduti ai banchi, perchè capisci che per loro la scuola è molto di più che un luogo dove apprendi, è un luogo dove puoi sperare e credere.
Allora ti senti orgoglioso e utile quando il rappresentante di questa comunità ti stringe la mano e con gli occhi lucidi ti dice: ‘Finalmente abbiamo una vera scuola’.”

Piccoli semi che costruiscono il futuro, pensando che l’istruzione sia la vera e più efficace “arma” per la libertà!

Un altro piccolo tassello per garantire il #dirittoallostudio

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