In viaggio alla scoperta di Palestina e Giordania
Un altro viaggio di conoscenza si è appena concluso, un viaggio organizzato da Vento di Terra per scoprire la Palestina e la Giordania, attraverso gli occhi di chi quotidianamente vive in questi luoghi di conflitto ma anche ricchi di bellezza, storia e natura.
Il prossimo viaggio è in programma in autunno, se vuoi rimanere informato scrivici a ventoditerra@ventoditerra.org!
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Ecco la testimonianza di Massimo Annibale Rossi e le foto del viaggio:
“Un programma foltissimo per viaggiatori motivati a conoscere il più possibile dei progetti di Vento di Terra e dei paesi che andavamo ad attraversare in un tempo limitatissimo. Abbiamo incontrato gli alunni delle scuole di Ramadin al Janubi, Abu Hindi, Alhan Al Ahmar realizzate per le comunità beduine locali da Vento di Terra tra il 2009 e il 2014, bevuto il tè nel deserto con i beduini della Valle del Giordano. Ma soprattutto ci siamo immersi nelle contraddizioni di questo paese, ove il conflitto lascia segni terribili sulla vita e le prospettive delle persone, ma ad ogni angolo regala tesori incommensurabili. Un contrasto che diviene assordante passando dal Muro del pianto ebraico alla Spianata delle moschee islamica nella Città Santa.
Gerusalemme ci ha regalato incontri straordinari, come quello con Mordechai Vanunu, ex tecnico della centrale di Dimona, che negli anni ’80 divulgò l’esistenza dell’arsenale atomico israeliano, pagando il suo gesto con due decenni di detenzione. Il gruppo ha visitato la medina di Hebron, chiusa da mesi, che tuttavia permane spopolata, a causa delle continue violenze dei coloni ai danni dei residenti palestinesi. A Betlemme, dopo la visita alla Natività, la delegazione ha fatto visita al Padre Francescano Ibrahim Faltas, colui che nel 2002 difese la chiesa dall’incursione dei militari israeliani.
Il passaggio della frontiera con la Giordania, oltre alla maestosità del paesaggio, testimonia ancora le tensioni militari che hanno contrapposto i paesi confinanti per oltre mezzo secolo. La sorpresa più incredibile è giunta il giorno successivo dal Centro educativo di Mafraq, ove staff e allievi hanno organizzato una festa di benvenuto. Si tratta di uno dei progetti di punta della ONG, dedicato ai piccoli profughi siriani dei campi informali, molti dei quali avevano lasciato la scuola da anni. I nostri viaggiatori hanno potuto interagire con loro, ascoltare le loro storie, quanto approfondire metodo e finalità che ispirano l’intervento.
Giordania significa Petra, città segreta scavata nella roccia, e deserto dipinto di Wadi Rum. Nel deserto, al confine con l’Arabia Saudita, i viaggiatori hanno dormito sotto le tende, avendo la possibilità di ammirare uno dei paesaggi più straordinari del pianeta. Il calar del sole ha regalato loro l’esperienza del cangiare dei colori al tramonto, fino a rendere il deserto risso fuoco.”
Massimo Annibale Rossi
operatore di Vento di Terra