
Ihtawini: includimi, abbracciami
Ihtawini: includimi, abbracciami. Questo il nome del progetto co-finanziato dall’AICS Giordania, grazie al quale abbiamo raggiunto oltre 1.300 donne e minori nei quartieri di Amman Est di Hashmi al Shamali e Jabal al Qusur, in maggioranza profughi siriani, ma anche iracheni e yemeniti, e giordani.
Un percorso bello e importante che ha permesso:
▪️ai bambini, quelli che ad esempio lavorano vendendo fazzoletti in strada, di frequentare la scuola e imparare che l’istruzione è un diritto, vedendolo finalmente riconosciuto;
▪️alle giovani donne con disabilità di uscire dalle proprie case, dove spesso rimangono confinate a causa dei forti pregiudizi e della discriminazione, e acquisire nuove competenze e fiducia in se stesse;
▪️ai bambini e adulti con problemi motori, di migliorare la propria condizione psico-fisica, grazie alla terapia occupazionale;
▪️alle donne che vivono situazioni di abuso nella quotidianità del nucleo familiare di ottenere supporto psicologico ed emotivo.
Il 27 e il 30 maggio si sono svolti gli eventi finali del progetto, un ultimo abbraccio simbolico a tutte le persone che hanno contribuito alla sua buona riuscita: i bambini e le bambine, le donne e i genitori che hanno partecipato alle attività, lo staff di progetto che ha lavorato instancabilmente sul campo, chi ha lavorato dietro le quinte e chi in diversi modi lo ha sostenuto.
Questa è un’occasione per celebrare la bellezza dell’inclusione, ancora più preziosa in questo anno fatto di distanziamento e solitudini, che genera nuove opportunità e un futuro possibile per tutti, nessuno escluso. 🙌