Giordania – Diario di Viaggio – Secondo giorno

Giordania – Diario di Viaggio – Secondo giorno

GIORDANIA – DIARIO DI VIAGGIO

1 gennaio 2023

Alla scoperta di Amman

Anche oggi la sveglia suona presto, ci aspetta una giornata dedicata alla scoperta di Amman, troppo spesso trascurata dai giri turistici classici. Oltre alla città moderna, distribuita su sette colline e piena di quartieri vivaci, anche la zona della Cittadella e del teatro romano meritano una visita, non solo per la bellezza delle rovine ma anche per la presenza di numerose gallerie d’arte e murales.

Il cielo è grigio e plumbeo ma la vista che si gode dalla collina, con le sue rovine (le due imponenti colonne rimaste dal tempio di Ercole, il teatro romano e il palazzo degli Omayyadi), è incredibile: Amman sembra un presepe, con le case tutte uguali e silenziose immerse in una nebbia surreale. Dopo aver ammirato alcuni murales nella parte est, scendiamo per una delle ripide scalette che collegano i vari “anelli” della città e ci fermiamo in un piccolo atelier: qui gruppi di giovani locali imparano a dipingere e in cambio si occupano di promuovere l’opera degli artisti che li formano. Un bell’esempio di collaborazione creativa fra generazioni diverse, che offre una prospettiva ai molti giovani che popolano la città.

Poi torniamo in centro e ci infiliamo nel “suq”: il mercato affolla gli stretti vicoli che costituiscono il cuore pulsante della città. Montagne di spezie colorate campeggiano sui banchi, insieme a essenze e profumi che ci inebriano e ci trasportano in un’atmosfera da Mille e Una Notte. C’è da perdersi in quel dedalo di viuzze tutte uguali, ammirando la freschezza della frutta e della verdura, più bella, più grossa e più lucida di quelle a cui siamo abituati.

Insieme a Giulia e Carmen mi stacco dal gruppo per godere di un’esperienza eccezionale e cominciare bene l’anno: una visita a uno dei veri hammam della città. Nonostante avessimo prenotato, aspettiamo parecchio prima di entrare, ma ne vale davvero la pena. A parte, ovviamente, i ridicoli bikini di carta color lilla che ci fanno indossare prima dell’ingresso (per fortuna non ci sono foto di questa meraviglia!!). Poi è tutto un crescendo di benessere e relax: la sauna, il bagno turco, l’immersione nella vasca centrale di marmo con la jacuzzi, l’insaponamento con il sapone di Aleppo, il massaggio muscolare, il trattamento ai piedi, la maschera viso e infine il risciacquo con una bella secchiata d’acqua calda. Che bella sensazione! Usciamo completamente rilassate nel corpo e nello spirito, e ci sediamo per una tazza di tè alla menta nel grande atrio circolare all’ingresso. Le tazze diventano due e poi tre, e intanto, sull’onda dell’esperienza vissuta, ci lasciamo andare a chiacchere e confidenze in modo assolutamente naturale… che strano, sono in un paese straniero con due perfette sconosciute eppure mi sento vicina a loro come poche volte nella vita. Rientriamo in albergo con un gran sorriso e un senso di benessere che ci accompagnerà anche nei giorni successivi.

Insieme al resto del gruppo, ceniamo in un ristorante dove ci scodellano davanti enormi pentole di riso sformato con verdure, davvero ottimo. Uscendo, notiamo una gabbietta con sopra un pappagallo. Il padrone lo ha ammaestrato, e quando dice “Yalla, Yalla!” (l’espressione araba per dire “Dai, forza!”) lui si mette a ballare in modo buffo e irresistibile. Usciamo dal locale ridendo a crepapelle, e capisco che le belle risate saranno un ingrediente fondamentale di questo viaggio che per me è già speciale.