Gaza: 16 centri medici chiudono per mancanza di elettricità

Gaza: 16 centri medici chiudono per mancanza di elettricità

Il ministero della Sanità palestinese a Gaza ha annunciato la sospensione delle operazioni in 16 ospedali e centri sanitari nella Striscia di Gaza a causa della grave mancanza di elettricità e carburante, secondo quanto riportato da Quds Press.

La situazione è peggiorata drasticamente negli ultimi mesi: l’ONU ha affermato che l’attuale grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza assediata è il risultato della crisi dei finanziamenti dell’UNRWA, dovuto al taglio dei fondi da parte degli USA, dell’esitante riconciliazione interpalestinese e della chiusura dei valichi di frontiera (Israele e Egitto).

“I generatori di elettricità in altri tre centri sanitari a Gaza hanno smesso di funzionare; pertanto, le operazioni sono state sospese.” – ha comunicato il portavoce del Ministero della Salute Ashraf Al-Qidra. Prima delle sospensioni, Al-Qidra aveva annunciato l’interruzione delle operazioni in 13 ospedali e centri sanitari per lo stesso motivo.

Al-Qidra ha avvertito che la sospensione delle operazioni negli ospedali influisce direttamente sulla salute dei pazienti nella Striscia, sottoposta a un rigoroso assedio israeliano dal 2007.

In un rapporto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che “gli ospedali a Gaza hanno incontrato difficoltà nel far fronte all’afflusso di pazienti traumatizzati” negli ultimi mesi.

Al-Qidrah ha anche avvertito della possibilità di ritardi o cancellazioni di operazioni chirurgiche e trasferimenti di pazienti se non vengono intraprese azioni urgenti da parte delle autorità interessate. Ha aggiunto che i bambini con diagnosi di insufficienza renale non hanno ricevuto un trattamento negli ultimi giorni a causa di questa crisi. La situazione è quindi particolarmente pesante per i pazienti con malattie gravi.
Il funzionario ha assicurato poi che sono in corso sforzi per garantire trasferimenti urgenti di bambini con malattie gravi al centro sanitario di al-Rantisi per sottoporsi a dialisi renale.

Dall’inizio dell’anno in corso, il ministero della Sanità a Gaza ha più volte rivolto appelli all’Autorità palestinese (ANP) e al governo di Rami al-Hamdallah a Ramallah, affinché intervengano per fermare il deterioramento dei servizi sanitari nella Striscia di Gaza.

”Il sostegno immediato dei donatori è urgente per garantire che i palestinesi vulnerabili a Gaza possano accedere a servizi sanitari, idrici e igienico-sanitari salvavita”, ha affermato il capo del programma di assistenza ai palestinesi dell’Onu, Roberto Valent.

(Foto di copertina di Eduardo Soteras)