Durata del progetto: 9 mesi (gosto 2022 – aprile 2023)
Finanziatori: Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ) – Agenzia tedesca per la Cooperazione Internazionale
Obiettivo di progetto: Il progetto intende rafforzare la resilienza dei giovani in Palestina. In particolare, mira a favorire il loro empowerment, promuovendo la partecipazione sociale e rafforzando le loro capacità e lo sviluppo personale.
Si rivolge a circa 180 bambini e giovani – maschi e femmine – che vivono in aree particolarmente marginali e colpite dal contesto di occupazione militare e conflitto, in particolare le comunità beduine di Jabal Al Baba e Sea Level, nell’area C della Cisgiordania, e il villaggio di Um Al Nasser, nel nord della Striscia di Gaza a ridosso della buffer zone. I partecipanti vengono condotti in un percorso in cui imparano a riconoscere e analizzare le contraddizioni e i conflitti sociali e a trasformarli in risorse, attraverso un processo di riformulazione creativa che gli permette di esprimere la propria visione di sé e delle comunità in cui vivono, in sostanza permette loro di “far sentire la propria voce”.
Descrizione delle attività di progetto: In ciascuna comunità target i partecipanti vengono condotti in un percorso laboratoriale che ha come tema la Trasformazione Sociale, durante il quale lavorando in piccolo gruppo familiarizzano con i concetti che stanno alla base della vita sociale (relazione, norma, valori, gerarchia) e su come questi si modificano nel tempo, mettendo in luce le dinamiche tipiche dei conflitti e delle contraddizioni sociali e offrendo loro spunti di riflessione e strumenti per superarli, attraverso attività interattive e che stimolano l’esperienza diretta (role-play).
Segue un percorso che conduce ciascun gruppo di partecipanti (13-17 anni e 18-24 anni) alla realizzazione di un Video Partecipativo. Si tratta di un percorso in cui i giovani diventano ideatori e realizzatori di un film che riguarda la loro realtà personale, partecipando attivamente alla filiera cinematografica in tutte le sue fasi (dall’ideazione alla scrittura, dalle riprese al montaggio). In particolare, ad avvio progetto, due esperti internazionali, ideatori del metodo PVCODE, realizzano un percorso di scambio formativo con i professionisti film-maker incaricati di condurre il laboratorio sul campo, affiancati dallo staff di Vento di Terra (coordinatori, assistente sociale, psicologi). Tutte le fasi più cruciali della lavorazione (ideazione, scrittura della sceneggiatura e storyboard, riprese, montaggio) vengono seguite a distanza dai due esperti internazionali, favorendo uno scambio costante con il team di professionisti film-maker locali. la realizzazione dei video partecipativi, uno per ciascun gruppo, diventa quindi una preziosa occasione educativa, che promuove la partecipazione attiva e la coesione di gruppo, contribuisce a migliorare il problem-solving, l’autostima, il benessere, la crescita personale di chi partecipa. Grazie alla “distanza creativa”, il video partecipativo stimola la consapevolezza della propria condizione e offre la possibilità di immaginare un cambiamento, nonché di condividere i temi che il gruppo di partecipanti sente come particolarmente urgenti e rilevanti, anche al di fuori della comunità.
Parallelamente, uno sportello di supporto psico-sociale rimane attivo per tutta la durata del programma, grazie alla presenza settimanale di un team di professionisti, assistente sociale e psicologo, i quali lavorano con i bambini e i giovani delle comunità target tramite attività di gruppo e supporto individuale a seconda delle problematiche e dei bisogni rilevati.
Al termine del progetto si prevede la realizzazione di un evento finale di restituzione e divulgazione dei risultati e dei prodotti di progetto.