Imparare giocando

Titolo del progetto: Imparare giocando. Educazione non formale per l’inclusione scolastica e sociale dei minori rifugiati siriani in Giordania

Durata del progetto: 6 mesi (novembre 2022 – aprile 2023)

Finanziatori: Unione Cristiana Evangelica Battista d‘Italia UCEBI

Budget: 26.015,95€ (di cui 20.000,00 € finanziati da UCEBI)

Area geografica: Governatorato di Mafraq, campi profughi informali

Obiettivo generale di progetto: Migliorare le condizioni di vita delle bambine e dei bambini siriani residenti nei campi informali in Giordania.

Obiettivo specifico: Favorire l’inclusione scolastica e il benessere psicosociale delle bambine e dei bambini siriani residenti nei campi informali nel Governatorato di Mafraq.

Il progetto vuole migliorare le condizioni di vita dei bambini siriani residenti in cinque campi informali dell’area di Mafraq. Nello specifico si intende contrastare l’abbandono scolastico e la conseguente esposizione a rischi, quali il lavoro minorile e – nel caso delle bambine – il matrimonio precoce, favorendo un efficace inserimento o reinserimento nel percorso scolastico in Giordania e quindi il benessere psicosociale dei minori beneficiari. In particolare, si mira a rafforzare le competenze disciplinari dei minori e la consapevolezza – anche delle famiglie – dell’importanza dell’istruzione quale presupposto essenziale per costruire il proprio futuro. Per farlo si è deciso di adottare un approccio ludico, stimolando il divertimento, fattore che in sé facilita l’apprendimento e stimola la voglia di imparare. Al contempo, il progetto garantisce uno spazio dedicato al gioco, alle attività ricreative e creative, al movimento fisico.

Giochi, rappresentazioni e narrazioni sono infatti strumenti utili per imparare ad “ascoltare” le emozioni, riconoscendole anche nel loro manifestarsi a livello corporeo e comportamentale, stimolano l’uso dell’immaginazione, l’espressione del proprio io, la capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri. Allo stesso tempo l’attività motoria e lo sport facilitano la calma nei bambini iperattivi e stimolano il buon umore contrastando gli stati depressivi, aiutano i bambini a riconoscere il proprio potenziale e ne aumentano l’autostima, ottimizzando anche il funzionamento fisico e il benessere generale.

Le attività si pongono l’obiettivo di coinvolgere 120 minori rifugiati di origine siriani che risiedono nei campi profughi informali nell’area di Mafraq tra i 6 e i 12 anni.

Le attività verranno svolte al mattino, in quanto i bambini siriani frequentano la scuola nel pomeriggio.

La mattina di attività è divisa in due parti: una prima parte di sostegno scolastico dove gli educatori creano un ambiente motivante e piacevole, affiancando al metodo frontale l’uso di attività ludico-didattiche finalizzate all’apprendimento delle principali materie Arabo, Inglese, Scienze e Matematica. Ciascun bambino riceverà un kit scolastico, con contenuti variabili a seconda delle esigenze riscontrate in ogni campo. Per aiutare la concentrazione, durante la ricreazione i bambini riceveranno una merenda sana (un frutto, uno yogurt, un succo di frutta, un prodotto da forno non confezionato). Nella seconda parte della mattina viene dato spazio alla creatività dei bambini e all’espressione del sé e delle proprie emozioni, attraverso: letture animate, drammatizzazione e scrittura creativa, disegno, pittura, collage, attività motorie e sportive di gruppo.