Semi di futuro per Haiti

Data inizio Marzo 2010
Obiettivi 1. Promuovere l’autosufficienza alimentare dei nuclei familiari di profughi accolti nell’area di Acul du Nord, attraverso la creazione di orti familiari
2. Promuovere la biodiversità e salvaguardare la sovranità alimentare della comunità di Acul du Nord
3. Favorire l’accesso all’educazione scolastica e a percorsi educativi informali per i bambini profughi presenti ad Acul du Nord
Stato del progetto CONCLUSO
Partner locale MPA – Mouvement Paysan Acul du Nord
Finanziatori fontedisperanza
– Fonte di Speranza Onlus
– Io Bambino Onlus
– Fondo Pronciale Milanese per la Cooperazione, Comuni di Rozzano, Bresso, Cormano
– Donatori Privati

ll 12 gennaio 2010 un violentissimo terremoto ha messo in ginocchio Haiti provocando 220.000 vittime e 2 milioni di profughi. Oltre 18 mila sfollati hanno trovato rifugio ad Acul du Nord, nella parte settentrionale dell’isola. L’equilibrio del distretto rurale, già privo di risorse prima del sisma, è stato messo a dura prova dall’emergenza.

Nostro obiettivo è supportare la popolazione locale nell’affrontare la drammatica crisi originata dal sisma. Interveniamo nei settori agricolo ed educativo per consolidare le possibilità di sussistenza dei contadini locali e supportare i minori in età scolare.

Le azioni previste dal progetto intendono rispondere a due ordini di bisogni emersi:
1) l’esigenza di promuovere l’auto-sussistenza delle famiglie di profughi, in modo da alleggerire il carico dei loro bisogni sulla comunità di Acul du Nord;
2) l’esigenza di dare una risposta all’impossibilità di accedere alle strutture scolastiche esistenti e alle difficoltà economiche delle famiglie i cui figli sono già stati inseriti a scuola.

Insieme all’organizzazione haitiana Mouvement Paysan Acul du Nord e all’Associazione italiana Fonte di Speranza Onlus, nel 2010 abbiamo promosso un sistema di orti comunitari, mirando alla valorizzazione del patrimonio di biodiversità esistente. Gli orti, destinati ai profughi e alle famiglie contadine che li hanno accolti, hanno prodotto raccolti differenziati per il consumo e il mercato locale. Il modello cooperativo ha inoltre permesso di consolidare la coesione sociale tra popolazione locale e sfollati. Gli orti comunitari hanno permesso la sussistenza di 80 famiglie e dei profughi da loro ospitati.

Grazie al nostro intervento circa 200 minori profughi non inseriti nelle strutture scolastiche hanno frequentato le attività di supporto scolastico e animazione. 50 minori provenienti dai nuclei familiari più disagiati hanno potuto accedere alle strutture scolastiche in quanto il progetto ha permesso la copertura della retta annuale e oltre 600 bambini hanno ricevuto un kit didattico.