Al Najah – La scuola fa la differenza

Data inizio Maggio 2017
Obiettivi Migliorare l‘accesso ai servizi scolastici per i minori rifugiati e giordani, anche disabili, del governatorato di Mafraq attraverso la riqualificazione degli edifici scolastici, la formazione dei docenti, attività extracurriculari e il coinvolgimento delle famiglie.
Stato del progetto in corso
Finanziatori logo verticale
– Cooperazione Italiana allo Sviluppo
– Donatori privati e sostenitori di Vento di Terra

In Giordania, migliaia di nuovi studenti siriani si sono iscritti negli ultimi tre anni scolastici alle scuole giordane esercitando una pressione acuta sulle risorse del settore istruzione e sulle infrastrutture. UNHCR stima circa 145.000 nuovi bambini siriani in più solo a partire da aprile 2016, ma anche prima del conflitto in Siria, il 36% delle scuole pubbliche giordane erano già sovraffollate nel 2011, raggiungendo in seguito circa il 47% (UNICEF, 2015). Il sovraffollamento è accompagnato dalla carenza di servizi: aule, cortili, campi da gioco, servizi igienici adeguati. Gli edifici sono vecchi e gli spazi didattici mancano dei minimi standard di qualità, in merito a illuminazione, ventilazione, riscaldamento, accessibilità; l’assenza di laboratori scientifici, biblioteche, impianti sportivi che possano attirare l’interesse e sviluppare le potenzialità degli studenti, gioca un ruolo cruciale nell’indebolimento della offerta formativa.

La necessità di rafforzare le opportunità di accesso alle strutture scolastiche risulta ancor più stringente per quanto riguarda gli studenti con disabilità. La percentuale di persone affette da disabilità in Giordania è pari al 13.1% ed il tasso di partecipazione al sistema scolastico di queste è estremamente basso, non più del 5% della popolazione. Secondo UNICEF, circa il 10% o più dei bambini siriani rifugiati riportano una forma di disabilità sensoriale, fisica o intellettuale. L’accessibilità delle scuole è il principale elemento di garanzia per lapartecipazione scolastica dei disabili.

Al contempo, la pressione creata dall’assorbimento nelle scuole giordane di migliaia di rifugiati siriani, oltre ad aver contribuito al sovraffollamento degli spazi e al declino della qualità dell’insegnamento, sembra aver ostacolato le possibilità di accesso al sistema scolastico degli studenti giordani, e spesso non è accompagnato da una vera integrazione, causando tensioni sociali e episodi di violenza e bullismo tra di cui spesso sono vittime gli studenti siriani.

Il progetto prevede due filoni di attività:

1 – Riqualificazione strutturale e abbattimento barriere architettoniche degli spazi didattici interni e esterni delle 3 scuole
Saranno realizzati in particolare interventi di manutenzione e sostituzione dei sanitari e loro adeguamento per l’accesso da parte di minori disabili, problemi di infiltrazione d’acqua, messa a norma degli impianti elettrici e interventi strutturali, abbattendo alcune pareti interne per ottimizzare gli spazi disponibili. La mancanza di spazi esterni adeguati allo svolgimento di attività motorie e ricreative è emerso quale bisogno primario in ciascuna delle scuole target. Gli interventi di riqualificazione prevedono quindi anche la creazione di aree ombreggiate o comunque al riparo dalle precipitazioni, attraverso intervento di copertura. 

2- realizzazione di attività di formazione rivolte in modo particolare ai docenti e ai genitori.
Obiettivo delle formazioni è quello di migliorare le competenze trasversali dei docenti, fornendo loro gli strumenti per affrontare problematiche e comportamenti devianti diffusi tra gli studenti. Il coinvolgimento dei genitori mira a migliorare la comunicazione scuola- famiglia e a favorire una maggior partecipazione delle famiglie alla vita scolastica.